4 ott – Il sottosegretario agli Esteri Staffan de Mistura, il ministro per il patrimonio culturale dell’Ecuador Maria Fernanda Espinosa e Bisrat Aklilu di Undp (Unite Nations Development Program) hanno firmato al Palazzo di Vetro – a margine dei lavori della 67/ma Assemblea Generale – un accordo trilaterale per la tutela del parco ecuadoriano Yasuni.
Con il contributo di 35 milioni di euro, l’Italia diventa uno dei principali sostenitori del progetto.
L’intesa ha lo scopo di definire le modalità attuative dell’ accordo concluso dai due Paesi in giugno, che prevede la conversione di una tranche del debito dell’Ecuador pari a 35 milioni di euro nei confronti dell’Italia in contributo al Trust Fund istituito presso Undp. Il Fondo deve amministrare l’iniziativa ‘Yasuni-ITT’, nata per evitare lo sfruttamento petrolifero del parco ecuadoriano, una distesa di circa un milione di ettari di bosco, e uno dei luoghi con la maggior ricchezza del pianeta in materia di biodiversità, dichiarato ‘Riserva della Biosfera’ dell’Unesco.
Lo Stato sudamericano si vincola a mantenere a tempo indefinito nel sottosuolo le riserve di petrolio del parco (i cui proventi sono stimati in circa 7,2 miliardi di dollari nell’arco di 13 anni), a fronte di un auspicato e più ampio impegno della comunità internazionale a seguire l’esempio dell’ Italia.
“Vorrei sottolineare la generosità dell’Ecuador per aver intrapreso un’azione difficile dal punto di vista finanziario, rinunciando all’estrazione del petrolio – ha detto il sottosegretario de Mistura durante la cerimonia di firma – Spero che questo diventi un esempio per molte altre Nazioni”. Con il contributo di 35 milioni di euro, l’Italia diventa uno dei principali sostenitori del progetto. ansa