3 ott – A Ferrara, Ravenna e Bologna il Registro delle unioni civili, ovvero delle coppie conviventi unite da vincoli affettivi, ma non legate da rapporti di matrimonio, parentela, affinita’, adozione o tutela, o che decidono di convivere per motivi di reciproca assistenza morale o materiale, che siano esse dello stesso sesso o di sesso diverso, e’ realta’ gia’ da tempo. Lo stesso accade in piccoli Comuni come Castel Maggiore (Bologna), Cavriago (Reggio Emilia), Copparo (Ferrara). Atto del tutto facoltativo e dal carattere piu’ politico che amministrativo, non avendo alcun valore legale, l’istituzione del Registro e’ ancora cosa lontana a Modena.
Sotto la Ghirlandina, infatti, la discussione sulla proposta presentata lo scorso 18 agosto dalla consigliere ex grillina Sandra Poppi deve ancora essere calendarizzata. Al momento il Comune di Modena ha solo approvato, negli anni passati, un documento che sollecita il Governo a mettere mano alla materia delle coppie di fatto, varando una legge nazionale che tutt’ora non c’e’. In particolare Poppi ha chiesto che venga istituito un regolamento per le unioni civili e che sia previsto il rilascio da parte del Comune di “un attestato di unione civile basata su vincolo affettivo”.
A Parma, invece, il consiglio comunale ha approvato un odg che impegna la giunta ad istituire il Registro delle convivenze presso l’anagrafe ducale. La proposta che presto sara’ realizzata con l’elenco delle autocertificazioni e’ stata presentata dai Comunisti Italiani. adnkronos