2 OTT – Sarà “vietato vietare” a cani e gatti di poter vivere nelle abitazioni dei condomini. La nuova disciplina sugli edifici in condominio, determinata da modifiche ai relativi articoli del codice civile che che di fatto impedisce ai regolamenti di vietare la detenzione di animali domestici in appartamento, e’ stata approvata con un su si’ pressoche’ unanime (332 si’, un no e tre astenuti) dall’Aula della Camera e ora passa al Senato.
Positivi i primi commenti degli animalisti e di esponenti del Pdl e del Pd. In particolare, l’ex ministro Michela Vittoria Brambilla ha sottolineato che ”con questa scelta viene finalmente esclusa la possibilità di imporre al proprietario una limitazione che davvero non aveva alcuna ragione d’essere”.
Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto che permette di ribadire ancora una volta la necessità di un corretto rapporto tra uomo e animali domestici”, ha detto Rodolfo Viola, deputato del Pd, ricordando che “la norma approvata peraltro fa una distinzione tra animali domestici ed esotici e fissa un discrimine decisivo che, se da un lato evita che i regolamenti condominiali vietino la detenzione di cani, gatti, criceti ecc., dall’altra fa in modo che i regolamenti condominiali vietino la detenzione di animali esotici”.
Per la Lav si tratta di ”una vittoria per le famiglie che vivono con quasi 20 milioni di quattro zampe e di una battaglia iniziata nelle assemblee condominiali e nei tribunale”. In questo modo, rileva la Lav, ”l’Italia adegua un’altra parte della propria legislazione ai principi contenuti nel trattato Europeo che definisce gli animali esseri senzienti, e al codice penale che punisce i loro maltrattamenti. E’ un nuovo, concreto passo per porre fine a una discriminazione contro chi vive con animali domestici. Una pace sociale che dovrà essere rispettata da tutti, senza alcun dubbio interpretativo”, dice Gianluca Felicetti, presidente della Lav. Inoltre, ”l’approvazione di questa nuova legge fa venir meno inutili controversie giuridiche, con grande vantaggio per la ‘macchina della giustizia”’.
Il nuovo articolo – ricorda infine la Lav – è stato approvato grazie alla presentazione, a inizio di questa legislatura, della proposta di legge della stessa Lav per la riforma del codice civile sostenuta dalle parlamentari Gabriella Giammanco del Pdl e Franca Chiaromonte del Pd, sostenuta dai parlamentari del Pdl Luigi Vitali, Michela Vittoria Brambilla, Gianni Mancuso, da quelli del Pd Rodolfo Viola e Andrea Sarubbi e dal relatore Salvatore Torrisi. ansa