ROMA 23 Sett – Eppure resta in noi occidentaÂli un senso di incredulità prima anÂcora che di orrore quando vediaÂmo, come è accaduto ieri, che, col pretesto del misero film contro Maometto, il mondo si tinge di nuovo tutto quanto di rosso sanÂgue. Non possiamo fare a meno di chiederci per che cosa sono dunÂque morti i 17 pakistani massacraÂti ieri a Lahore e a Karachi, per coÂsa è stata messa a ferro e fuoco l’InÂdonesia, perchè proprio ieri un commando terrorista palestinese ha lasciato sul terreno un soldato israeliano nel Negev perdendovi anche tre dei suoi adepti, perchè Parigi è sotto assedio, perchè fino da noi a Roma, a Sydney in AustraÂlia, e in Tunisia, in Libano, in YeÂmen, e davanti all’ambasciata francese al Cairo si sventolano le bandiere nere di minaccia al noÂstro mondo… in Oriente e in OcciÂdente i musulmani in piazza sanÂno bene che noi, nel nostro monÂdo, la stessa critica irridente che applichiamo alle loro icone le apÂplichiamo alle nostre [……]
Dalla fine del secolo scorso ha preso il soÂpravvento, nonostante la voce poÂtente del professore Bernard Lewis, la scuola storica di Edward Said, che ha letto la storia dell’ Islam come una storia in cui l’OcciÂdente non ha fatto altro che tentaÂre di sopraffarne gli uomini e la feÂde. Niente di più falso. Nel VII seÂcolo il bacino mediterraneo era cristiano finchè non arrivò l’Islam dall’Arabia e conquistò la PalestiÂna, la Siria, l’Egitto, il Nordafrica. Avanzò in Europa conquistando la Sicilia, la Spagna, il Portogallo, arrivando fino in Francia e in ItaÂlia. Le navi giunsero fino a Ostia. Le Crociate, che è di moda dipinÂgere come prima forma di impeÂrialismo occidentale, furono un modo di rispondere alla ConquiÂsta, quale che possa essere (e il mio è disgustato) il giudizio sul comportamento dei crociati in guerra. Questa fu solo la prima onÂdata, e la conquista si concluse seÂcoli dopo con l’ondata Ottomana.
Ci furono pascià turchi a BudaÂpest e a Belgrado, i musulmani asÂsediarono Vienna: fino a tutto il XVII secolo l’Europa ha vissuto sempre sotto l’attacco musulmaÂno e fu ricacciandolo indietro che si avventurò nella reconquista .
L’Impero Ottomano dura dal 1299 al 1922, dunque 623 anni. BiÂsognerebbe ristabilire nella coÂscienza pubblica la verità storica, togliere la vittimizzazione dell’ Islam dalla testa nostra e degli islaÂmici in primis, costruendo su un piano di parità un rapporto finalÂmente senza rancore da parte loÂro.
In secondo luogo, la politica doÂvrebbe finalmente agire. È stato comodo appoggiarsi ai vecchi ditÂtatori alla Mubarak e poi inneggiaÂre alle rivoluzioni arabe: ma se mettessimo dinnanzi ai nostro ocÂchi il faro dei diritti umani e civili e la libertà di opinione, potremmo forse avere la stessa luminosa iniÂziativa che portò Ronald Reagan, con l’emendamento che condizioÂnava certi rapporti economici e commerciali alla libertà di moviÂmento dei russi, a mettere l’UnioÂne Sovietica in scacco. Altro che il filmetto mostrato in questi giorni in cui Obama e la signora Clinton si scusano di nuovo e di nuovo.
Fiamma Nirenstein
