ALGERI 23 Sett – Il quotidiano algerino “Ennahar” ha pubblicato una incredibile foto che potrebbe essere il codice per decifrare il complicato complotto e la grande bugia raccontata, ancora una volta dai media sugli accadimenti dell’11 Settembre scorso a Bengasi.
La foto del quotidiano algerino mostra seduti intorno ad un tavolo l’ambasciatore Usa in Libia assassinato a Bengasi dalla gente secondo la versione ufficiale, seduto dinanzi a Sam Bacile, il produttore americano del film blasfemo; la terza persona nella foto è il pensatore sionista francese Bernard Henry Levy.
La foto quindi mostra un legame misterioso tra il produttore del film e l’ambasciatore Usa e come si era capito anche dalla provenienza di Sam Bacile, dal mondo sionista ed israeliano.
L’ambasciata Usa ad Algeri ha definito un falso la foto, come sempre senza esibire alcuna prova per spiegare su quale base ritenga falsa la foto.
La questione dell’attacco alla sede diplomatica Usa a Bengasi è sempre più un giallo soprattutto per altri elementi che stanno affiorando poco alla volta.
1) La testimonianza del giornalista Usa Jim Stone che spiega che non esiste una ambasciata Usa a Bengasi in base ai dati ufficiali e che tra l’altro diverse agenzie di stampa citano in posti diversi la sede diplomatica.
2) Un video girato dalla gente mostra che le persone cercano di aiutare l’ambasciatore Usa ritrovato in fin di vita e che lo fanno uscire da dietro una porta di ferro e lo portano in ospedale.
3) La testimonianza del quotidiano The Independent che ha scritto che sulla base di dichiarazioni di fonti della Casabianca, gli Usa erano al corrente dell’attacco almeno da 48 ore prime.