ROMA 22 Sett – Alla luce delle recenti manifestazioni jihadiste avvenute nostro magrado, anche in Italia, Armando Manocchia presidente dell’Associazione “Una Via Per Oriana” Associazione tra le pochissime che si battono per la difesa dei nostri valori non negoziabili e contro qualsiasi terrorismo e totalirismo, ha preso carta e penna ed ha scritto una “Lettera Aperta” alle più alte cariche istituzionali italiane al fine di stigmatizzare il comportamento arrogante e l’atteggiamento prepotente di alcuni jihadisti ospiti non paganti nel suolo italiano.
Armando Manocchia, sostiene che queste minacce, per nulla velate o sottintese, vadano bloccate sul nascere e perseguite dalle nostre leggi.
La libertà di espressione è sacra quanto la libertà religiosa e noi, che siamo dotati di buon senso e ragione, non possiamo certo permettere a qualche centinaio di extraumanitari, integralisti e lobotomizzati, invadano le nostre strade per una manifestazione – peraltro non autorizzata – che sfacciatamente, dopo tutto ciò che gli italiani fanno per accoglierli al meglio, vengano ripagati con questo terrorismo minaccioso.
Questa la “Lettera Aperta” indirizzata: Al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti; al Signor Ministro degli Interni, Annamaria Cancellieri; al Signor Procuratore Generale di Roma, Giovanni Ferrara; al Signor Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro.
Un gruppo di musulmani immigrati dell’associazione bengalese Dhuumcatu, nel sit-in che hanno tenuto a Roma il 21 settembre u.s., hanno lanciato il seguente ultimatum:
«Chiediamo al governo italiano, al ministro della Cultura, di cancellare il film contro Maometto su internet in tutta Italia entro 24 ore. Se non accadrà andremo avanti. Tutti noi musulmani del mondo siamo pronti a morire per questo. […]. È stato un attacco a tutti i musulmani del mondo. Noi non vogliamo che succeda qualcosa in Italia. Ma ci vuole un decreto per fermare quel film».
Si tratta di una minaccia al Governo della Repubblica italiana e, quindi, si può configurare il reato di attentato ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario dello Stato. Inoltre invitiamo le SS.VV. a considerare i gravi rischi per l’incolumità fisica dei cittadini che dovessero trovarsi coinvolti in improvvisi tumulti, sedizioni o risse.
Si chiede, pertanto agli organi preposti all’osservanza della legge di impedire la reiterazione di tale reato, anche mediante l’espulsione di questi soggetti, la cui permanenza sul suolo patrio rappresenta, di per se stessa, un vulnus al nostro ordinamento giuridico ed alla libertà di cittadini ed Istituzioni.
Per accidens, ci permettiamo di far notare loro che, se avessero letto integralmente e con maggiore attenzione i loro stessi libri sacri, il Corano, ma soprattutto la Sira (biografia islamica di Maometto), si sarebbero evitati tanto clamore per nulla: tutto ciò che è detto nel film è già contenuto in tali libri.
ArmandoManocchia, Presidente Associazione “Una Via Per Oriana Fallaci”