On.Polledri (Lnp) alla “Giornata internazionale per la libertà religiosa, contro la persecuzione dei Cristiani nel mondo”

L’On.Massimo Polledri (Lnp) alla conferenza: “Giornata internazionale per la libertà religiosa contro la persecuzione dei Cristiani nel mondo”, organizzata dall’Associazione “Una Via Per Oriana”, svoltasi a Firenze la scorsa domenica.

Alla conferenza, promossa da Armando Manocchia hanno preso parte 25 relatori tra accademici, politici, religiosi, rappresentanti di organizzazioni e associazioni per i diritti umani, giornalisti e scrittori provenienti da mezzo mondo.

Il Deputato  della Lega Nord,  ha iniziato il suo intervento spiegando il concetto di libertà religiosa prendendo in prestito il pensiero dello studioso Francesco Ruffini con la citazione: “La libertà religiosa consiste nel creare e mantenere nella società un ordinamento giuridico tale che ogni individuo possa perseguire e conseguire i fini della salvezza dell’anima o della verità scientifica o filosofica senza che gli altri uomini gli possano mettere in ciò il più piccolo impedimento”.

Vi sono due tipi di libertà  – ha poi spiegato Polledri –  la libertà positiva e quella negativa. La prima consiste nell’agire secondo la propria coscienza, la seconda invece, quella negativa, consiste nel non subire costrizioni di valenza religiosa.

Il diritto alla libertà religiosa – aggiunto Polledri – è sancito nell’Art.19 della Costituzione Italiana che recita: “Tutti hanno il diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume”.

Il carattere laico dello Stato italiano – ha aggiunto Polledri –  riconosce la libertà di religione e delle confessioni religiose senza esprimere preferenze attribuendo ad una di esse la qualifica di religione ufficiale di Stato.

Mi piace anche ricordare – ha proseguito il Deputato della Lega  – una citazione di Paolo VI nella “Dignitatis humanae del dicembre 65”dove disse: “Gli uomini, consapevoli della propria dignità di persona, esigono di agire di loro iniziativa, esercitando la propria personale libertà. Essi cioè ammettono il potere delle autorità pubbliche ma pretendono che non siano troppo circoscritti i confini alla onesta libertà. Questa esigenza riguarda soprattutto i valori dello spirito e l’esercizio della religione”.

Il diritto alla libertà religiosa – ha detto Massimo Polledri – è una naturale propensione dell’uomo alla ricerca della verità. Le autorità pubbliche sono tenute a garantire la libertà religiosa, quella libertà religiosa come elemento del processo di generale maturazione della persona umana.

Le restrizioni alla libertà religiosa – ha continuato il leghista – sono dei veri e propri crimini e i Cristiani sono tra le principali vittime. Secondo David Barret esperto di statistica religiosa, dalla morte di Gesù ad oggi i martiri Cristiani sono circa 70 milioni!!!…di questi 45 milioni, solo nel XX secolo!

Giovanni Paolo II disse: “XX secolo, secolo dei martiri

I crimini contro i Cristiani sono in continuo aumento. Secondo Massimo Introvigne, Presidente Cesnur e rappresentante dell’Osce per la lotta al razzismo, alla xenofobia, all’intolleranza e alla discriminazione contro i cristiani, denuncia l’uccisione di un cristiano ogni 5 minuti. Ogni anno 105.000 cristiani muoiono per la loro fede. I paesi nella Top ten sono: 1° Corea del Nord; 2° Afghanistan; 3° Arabia Saudita; 4° Somalia; 5° Iran; 6° le tanto amate Maldive; 7° Uzbekistan; 8° Yemen; 9° Iraq;  e al 10° posto il Pakistan.

L’On.Polledri,  per una maggiore riflessione ha voluto sottolineare qualche dato: In Nigeria ci sono già stati 150 morti da inizio anno; In Kenya abbiamo dovuto registrare gli attentati a Garissa; in Pakistan, l’omicidio di Shabhaz Bhatti, Ministro per le Minoranze (marzo 2011); in Iraq, la comunità dei Cristiani è soggetta a pulizia etnica.

Queste le reazioni dei Parlamentari italiani: Le mozioni presentate da Antonio Mazzocchi (8 novembre 2010) e da Renato Farina (8 maggio 2012) impegnano il Governo: a far valere con ogni forma di legittima pressione diplomatica ed economica il diritto alla libertà religiosa, in particolare dei cristiani e di altre minoranze perseguitate; a promuovere in Italia, nelle scuole ed in ogni ambito culturale la sensibilità alle tematiche della libertà religiosa e della cristianofobia; a continuare nell’impegno perché la risoluzione sulla libertà religiosa sia effettivamente implementata negli Stati dell’Onu, promuovendo la costituzione di un organismo dedicato.