Venezia 69: i premi collaterali

Una scena del film “L’intervallo”

E’ un film italiano, L’intervallo di Leonardo di Costanzo, presentato nella sezione “Orizzonti”, a portarsi a casa il maggior numero di premi collaterali della 69° edizione della Mostra internazionale di Arte cinematografica di Venezia.
Al film vanno sette riconoscimenti: il premio AIF-FORFILMFEST, quello CICT-UNESCO “Enrico Fulchignoni”, il FEDIC, quello FIPRESCI per il miglior film nelle sezioni “Orizzonti” e “Settimana della Critica”, il Francesco Pasinetti (SNGCI), quello Lanterna magica (CGS) e l’Uk-Italy Creative Industries Award.

Segue Pieta di Kim Ki-Duk, vincitore del Leone d’Oro, a pari merito con Wadjda di Haifaa Al Mansour, anch’esso presentato nella sezione “Orizzonti”.
Il film coreano si aggiudica i premi Leoncino d’Oro Agiscuola, Mouse d’Oro e Nazareno Taddei. Al film arabo vanno il premio CICAE-Cinema d’arte e d’essai, quello CinemAvvenire “Il cerchio non è rotondo” e l’Interfilm Award for Promoting Interreligious Dialogue.

La cinquième saison di Peter Brosens e Jessica Woodworth si aggiudica il premio Arca CinemaGiovani per il miglior film in Concorso e quello Green Drop.
A quota due riconoscimenti arriva anche Sinapupunan (Thy Womb) di Brillante Mendoza, a cui vanno il premio La navicella-Venezia cinema e una menzione speciale di quello Nazareno Taddei, così come The Company You Keep di Robert Redford, che vince il premio Giovani giurati del Vittorio Veneto Film Festival e quello Open.
Buona performance anche per due documentari: La nave dolce di Daniele Vicari si aggiudica il premio Francesco Pasinetti (SNGCI) per il miglior documentario e quello Biografilm Lancia Award, quest’ultimo a pari merito con Bad 25 di Spike Lee, a cui va anche il premio Future Film Festival Digital Award.

Dando un’occhiata agli altri film in concorso:
– il Premio speciale della Giuria Paradies: Glaube di Ulrich Seidl si aggiudica il premio CinemAvvenire per il miglior film in Concorso,
– mentre al Leone d’argento per la migliore regia The Master di Paul Thomas Anderson va il premio FIPRESCI per il miglior film in concorso,
E’ stato il figlio di Daniele Ciprì ottiene una segnalazione Cinema for UNICEF,
Lemale Et Ha’Chalal (Fill the Void) di Rama Burshtein una menzione speciale del premio SIGNIS, che si aggiunge alla Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile assegnata ad Hadas Yaron,
To The Wonder di Terrence Malick vince il premio SIGNIS,
Après Mai di Olivier Assayas si aggiudica il premio Fondazione Mimmo Rotella, che si aggiunge al Premio per la migliore sceneggiatura,
– a Bella addormentata di Marco Belloccio va il premio Brian,
– e Spring Breakers di Harmony Korine ottiene una menzione speciale del premio Future Film Festival Digital Award.

Guardando, per concludere, ad altri film italiani:
Gli equilibristi di Ivano De Matteo (sezione “Orizzonti”) si aggiudica il premio Francesco Pasinetti per la migliore interpretazione, assegnato a Valerio Mastandrea,
– a Clarisse di Liliana Cavani (Fuori concorso-Proiezioni speciali) va il premio Pasinetti speciale,
Low Tide di Roberto Minervini (sezione “Orizzonti”) vince il premio Christopher D. Smithers Foundation,
Bellas mariposas di Salvatore Mereu (sezione “Orizzonti”) ottiene una menzione speciale del premio FEDIC,
Terramatta di Costanza Quatriglio (Giornate degli Autori-Evento speciale) si aggiudica il premio Civitas “Vitae prossima”,
– e a La città ideale di Luigi Lo Cascio (Settimana della Ciritica) va il premio Arca CinemaGiovani per il miglior film italiano.

 
Luca Balduzzi