Bologna, 4 set. – Risorse per la perdita di valore dei prodotti Dop e Igp soggetti a stagionatura, come il Parmigiano Reggiano; meccanismi piu’ semplici per la ricostruzione degli edifici rurali e, entro settembre, il bando per la concessione di contributi per il risarcimento delle attrezzature agricole.
Sono alcune delle novita’ di cui ha parlato l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Tiberio Rabboni, nell’incontro con i rappresentanti del mondo agricolo e agroalimentare che si e’ svolto oggi a Sorbara di Bomporto (Modena) a conclusione della visita di due giorni del ministro dell’agricoltura Mario Catania per una valutazione dei danni causati dalla siccita’ e un sopralluogo nei territori colpiti dal sisma.
“Oggi ci sono le basi per la ricostruzione – ha sottolineato Rabboni – sia per quanto riguarda le risorse, che per il meccanismo di spesa messo a punto, improntato alla semplicita’, alla trasparenza e alla tutela della legalita’” ricordando che sul fronte economico “sappiamo di poter contare sui 2,5 miliardi di euro stanziati dal decreto 74, i 6 miliardi della spending review e i 135 milioni previsti nell’ambito del Piano regionale di sviluppo rurale”.
Tra i provvedimenti in arrivo espressamente destinati al comparto agricolo, quello per il risarcimento della perdita di valore dei prodotti Dop e Igp in stagionatura, a seguito del terromoto. “Stiamo valutando quali fondi utilizzare – ha chiarito l’assessore – ma puntiamo a tempi utili per l’approvazione dei prossimi bilanci aziendali”.
Arrivera’ invece entro la fine di settembre il bando regionale che permettera’ di stanziare risorse a favore delle aziende agricole che hanno perduto macchinari, attrezzature e scorte. Le risorse, informa la Regione, saranno costituite dai 135 milioni di euro destinati all’Emilia Romagna nell’ambito della misura 126 per le avversita’ naturali del Psr e la concessione dei contributi dovrebbe arrivare entro il marzo 2013.
Infine, Rabboni ha ricordato le semplificazioni previste per la ricostruzione degli edifici rurali. “Nel decreto 74 convertito in legge – ha spiegato – e’ gia’ espressamente previsto che per tali strutture si possa fare eccezione, per quanto riguarda la sagoma e la riduzione dei volumi, agli obblighi derivanti dalla pianificazione comunale e dai vincoli paesaggistici”. agi