IL CAIRO. La caccia grossa ai capitali cinesi avviata dal Cairo sta già portando i primi, ingenti risultati. A pochi giorni dalla visita del presidente egiziano, Mohammed Morsi, a Pechino, il suo ministro per la Pianificazione e la Cooperazione internazionale, Ashraf El-Araby, ha dichiarato alla stampa locale che, secondo le aspettative del governo, nei prossimi due anni dalla Cina dovrebbero arrivare 3 miliardi di dollari sotto forma di investimenti diretti.
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La cifra appare ancora più significativa se si considera – come fa notare il quotidiano del Cairo Al Ahram – che nei sei anni tra 2006 e 2011 gli investimenti diretti cinesi in Egitto sono stati pari a 160 milioni di dollari in tutto. Ma il bottino portato a casa dagli egiziani è ancora più ricco.
Il Paese nordafricano riceverà infatti anche 75 milioni di dollari di sovvenzioni, distribuiti in tre tranche; la prima dovrebbe arrivare già nelle prossime settimane. Anche in questo caso, il confronto col passato è schiacciante: negli ultimi 20 anni, le sovvenzioni arrivate dalla Cina ammontavano ad appena 100 milioni di dollari complessivi.
Inoltre, ha aggiunto ancora il ministro, la Banca cinese per lo Sviluppo ha stipulato con la Banca nazionale d’Egitto un prestito commerciale da 200 milioni di dollari, che l’istituto egiziano dovrebbe a sua volta impiegare per finanziare piccole e medie imprese.
Il contratto tra le banche è uno dei 14 accordi raggiunti dai due Paesi in occasione del viaggio di Morsi a Pechino (che, peraltro, rappresenta la prima visita del presidente in una nazione non araba). Infine, El-Araby ha affermato anche che, entro il prossimo mese, dalla Cina arriveranno 300 automobili destinate al ministero dell’Interno del Cairo, il quale, di recente, aveva già ricevuto altre 700 vetture cinesi. (ANSAmed).
