In Sardegna 700mila persone sotto la soglia della povertà

3 sett – La Sardegna senza crescita economica e lavoro affonda in una crisi senza precedenti. Secondo i dati diffusi dalla Cisl la punta dell’iceberg e’ la questione sociale, con i suoi 700mila sardi al di sotto della soglia della poverta’, compresi circa 100mila lavoratori che utilizzano tutta la varieta’ degli ammortizzatori sociali, molti dei quali, i cassintegrati, con la riforma del mercato del lavoro, rischiano il posto di lavoro.

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”Un fenomeno in grande crescita – spiega il segretario regionale della Cisl, Mario Medde -, con un +2,6% nel 2011, rispetto al 2010, con un’incidenza sulle famiglie della poverta’ relativa pari al 21,1%”.

Nel Nord del Paese l’incidenza della poverta’ nelle famiglie e’ del 4,9%, nel Centro del 6,4%, nel Mezzogiorno del 23,3%, in Italia dell’11,1%. ”In Sardegna, pero’ – afferma Medde -, dal 2010 al 2011 si e’ registrato il maggiore incremento rispetto a tutte le altre regioni del Paese, a testimoniare un’evoluzione drammatica della crisi produttiva e delle difficolta’ delle famiglie a governare un processo di impoverimento che la vede del tutto sola rispetto a un ruolo primario che lo Stato dovrebbe invece assolvere”. adnk