2 sett – ”Abbiamo avuto un 30-40% di danni l’anno scorso – spiega Attilio Fassin, presidente della Cofruits – questi uccelli distruggono le nostre mele e purtroppo ce ne accorgiamo solo al momento della raccolta. Cosi’, dopo aver provato con i dissuasori, che pero’ disturbavano le case vicine, abbiamo chiesto alla Forestale e alla Regione di poter intervenire con la caccia di controllo”.
Per incentivare i cacciatori, che non hanno interesse per questi uccelli, la Cooperativa ha deciso di regalare un plateau di mele, per 10 ghiandaie abbattute, due plateau per 15 ghiandaie e una cassetta di mele per 25 ghiandaie. La notizia pero’ ha suscitato clamore su Facebook. Il fotografo Stefano Unterthiner ha denunciato sul suo profilo la scelta e ha invitato i suoi amici a comprare mele da chi rispetta la natura.
”E’ questa la Valle d’Aosta che non mi piace”, scrive Unterthiner, testimonial di Viva, il marchio sintesi del Sistema Natura Regionale che promuove la fruizione turistica delle aree protette basata su principi di eco-sostenibilita’.
Il post del fotografo naturalista, entrato nel gotha della fotografia mondiale e collaboratore del National Geographic, ha raccolto subito l’adesione di centinaia di persone che hanno criticato la scelta della cooperativa e rilanciato la notizia sulla rete. adnk