2 sett – ”Un ritorno dalle ferie amaro”, quello con cui si stanno scontrando in queste ore i consumatori italiani. ”Una raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori si sta infatti abbattendo sulle tasche degli italiani”. Solo per gli alimenti si prevede una maggiore spesa di 550 euro a famiglia.
Con l’euro i prezzi sono aumentati del 25% in media
Le stime arrivano dal Codacons, secondo cui ”la riapertura dei negozi e delle attività commerciali è accompagnata da un aumento generalizzato dei prezzi, mediamente del 5% sui prodotti di largo consumo, con punte fino al +10% per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti”.
Ed è proprio la benzina a finire sul banco degli imputati. “L’abnorme aumento dei listini dei carburanti e le sconsiderate accise che gravano su benzina e gasolio stanno comportando un incremento dei costi che viene scaricato sui consumatori finali”, sottolinea il presidente Carlo Rienzi.
Le famiglie, secondo il Codacons, reagiranno ai rincari con ”una forte riduzione dei consumi, che di questo passo proseguirà fino a fine anno, costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti”.
L’associazione ricorda lo sciopero della spesa, una ”protesta simbolica contro il carovita organizzata dall’associazione per il prossimo 19 settembre, e chiede a gran voce al governo di intervenire sul fronte della tassazione, riducendo il peso fiscale sui carburanti, che risulta il più elevato al mondo”. adnk
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