31 ago. – “Se per colabrodo si intende una Procura inefficiente così non è. I risultati li abbiamo avuti e continuiamo ad averli. Se si riferisce all’acquisizione da parte della stampa di notizie sull’attività dell’ufficio, qualche episodio c’è stato, ma la fuga ha pluralità di fondi.
Spesso si tratta di notizie esplicitate in atti già noti ai difensori”. In ogni caso “non saprei rispondere” su come Panorama ha avuto accesso alle intercettazioni Napolitano-Mancino ma “sicuramente non dalla Procura di Palermo che difficilmente avrebbe usato un settimanale come Panorama che, pur legittimamente, non è mai stato tenero con la stessa Procura”.
Il Procuratore di Palermo Francesco Messineo, intervistato dal Corriere della Sera, ha ribadito che i suoi uffici stanno “valuteranno se aprire un’inchiesta sulla fuga di notizie”, alla luce della pubblicazione sulle conversazioni del Quirinale intercettate, da parte del settimanale di proprietà della famiglia Berlusconi.
Messineo ha ripetuto ancora una volta di “non potere affermare o negare” la veridicità di quanto pubblicato, perchè “significherebbe rendere esplicito il contenuto“. Convinto in ogni caso che “se qualcuno avesse avuto accesso alle registrazioni e se i contenuti di Panorama corrispondessero al contenuto reale delle intercettazioni ciò potrebbe essere sucessitibile di provocare imbarazzo al Capo dello Stato. E potremmo certamente parlare, se non di ricatto, di tentativo di condizionamento e indebite forme di pressione che, comunque, non hanno avuto effetto, come si evince dal comunicato del Quirinale”. tmnews