SAN PAOLO, 30 AGO – La tribu’ Paiter Suruí, nello stato amazzonico di Rondonia, ha ottenuto il certificato internazionale per il credito di carbonio, ma non ne ricava nulla per mancanza di meccanismi a livello sovrannazionale.
I Paiter Suruí da anni applicano una politica rigorosa di conservazione ambientale nella loro riserva, e dopo molti sforzi hanno finalmente ottenuto in questi giorni il tanto ambito certificato internazionale che darebbe loro il diritto di riscuotere una cifra calcolata in 120 mila dollari all’anno, secondo le proporzioni stabilite dalla Rio+20, e speravano di poter reinvestire la cifra in miglioramenti nel loro livello di vita e nelle strutture di protezione della riserva.
Invece hanno scoperto che ci potrebbero volere anni per incassare il valore del certificato, perché i meccanismi di trasferimento dal livello nazionale a quello internazionale dei crediti di carbonio non sono ancora operanti.
Nel frattempo, ha annunciato il capotribú Almir Narayamoga Suruí, con le continue invasioni di cercatori d’oro clandestini nella riserva, che devastano ampie aree lungo i fiumi, e le difficoltà per far fronte alle occupazioni abusive, i Suruí rischiano di perdere nuovamente il diritto al certificato duramente conquistato.(ANSA).