29 AGO – ”La letteratura scientifica non è in grado di documentare con certezza l’esistenza di una relazione causa-effetto tra il consumo di bevande analcoliche contenenti zucchero ed il sovrappeso o l’obesità.
Ambedue queste condizioni sono in realtà ascrivibili a motivazioni che la ricerca scientifica considera ‘multifattoriali’, tra cui, oltre alla genetica e alle abitudini familiari, la diminuzione dell’attività fisica e un’alimentazione non equilibrata”. Cosi’ Andrea Poli, presidente di Nfi (Nutrition Foundation of Italy) commenta la proposta del Mnistro della Salute Balduzzi di introdurre un contributo straordinario a carico dei produttori di bevande analcoliche con zuccheri aggiunti e senza calorie.
Sulla base dei dati disponibili, continua Poli, ”ancora meno una simile relazione causa-effetto può essere ipotizzata per il consumo di bevande edulcorate con dolcificanti non calorici, che pure sono oggetto del provvedimento di tassazione recentemente approvato”.
”Dare la colpa dell’obesità dilagante alle bevande analcoliche e’ fuorviante” conclude Giuseppe Fatati, presidente Fondazione Adi (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica). Per quanto l’obesità sia una delle sfide più difficili per i Paesi europei, gli interventi di prevenzione finora attuati si sono dimostrati inefficaci perché non si è tenuto conto della complessità del problema e non sono stati programmati interventi strutturali incentivanti l’attività fisica e il movimento.
Non è concepibile penalizzare tutti i consumatori con una misura fiscale che non educa e contemporaneamente offre un’immagine sbagliata di un prodotto che, se consumato in maniera ordinaria, non crea preoccupazioni”.(ANSA).