29 ago – ”Qui il lavoro e’ tutto da fare il terreno e’ ancora vergine. Dovranno lavorarci i ministri delle Finanze. Per quanto riguarda l’Italia abbiamo dichiarato di non averne attualmente bisogno”.
Cosi’ il presidente del Consiglio, Mario Monti, in un colloquio con ”Il Sole 24 Ore”, alla vigilia dell’incontro che avra’ oggi con il Cancelliere tedesco, Angela Merkel, parlando della definizione dei contenuti del ‘memorandum of understanding’, il documento con gli impegni che va siglato nel caso di richiesta di attivazione dei meccanismi di stabilizzazione finanziaria.
”Di certo – aggiunge – non voglio che l’Italia dopo gli sforzi e i risultati ottenuti, sia sottoposta a una sorta di commissariamento intrusivo come avvenuto per Paesi che avevano bisogno di aiuti per chiudere i proprio bilanci. Noi non siamo in quella situazione”.
”Francoforte – dice ancora Monti – potra’ anche valutare autonomamente se intervenire o meno in caso di richiesta di aiuti. Non ci sono automatismi su questo”.
Secondo il premier, poi, ”gli altri Paesi e le istituzioni internazionali hanno constatato la serieta’ dell’impegno dell’Italia in questi mesi e i primi risultati raggiunti. Pur muovendo da condizioni di grande fragilita’ finanziaria, non abbiamo rinunciato a far valere i nostri punti di vista sulle lacune della governance dell’eurozona.
Queste lacune sono state un po’ per volta riconosciute e a esse si sta ponendo rimedio”. E su questo anche sul fronte interno ”il parlamento e i partiti hanno dato prova di responsabilita”’.