Fondo verde per il clima: 100 miliardi di dollari per paesi poveri

27 ago – Prende corpo il Fondo verde per il clima, istituito nel dicembre 2011 durante la Conferenza mondiale dell’Onu sul clima. Il consiglio esecutivo del Fondo, con cui si punta a intervenire con misure climatiche nei Paesi poveri, si è infatti riunito per la prima volta a Ginevra, dove sono stati eletti i primi due co-presidenti.

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Ad essere nominati Zaheer Fakir, a capo delle relazioni internazionali del dipartimento per gli Affari ambientali del Sudafrica, e Ewen McDonald, vicedirettore generale dell’Agenzia australiana per lo sviluppo internazionale. Entrambi in carica per un anno, guideranno il consiglio esecutivo del Fondo che è composto da 24 membri, una metà dei quali rappresenta i Paesi industrializzati e l’altra i Paesi emergenti e in via di sviluppo.

Nato all’interno della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, il Fondo verde per il clima ha lo scopo di gestire una parte dei 100 miliardi di dollari che gli Stati hanno deciso di investire in misure climatiche nei Paesi emergenti e in quelli in via di sviluppo a partire dal 2020.

Fox News  riferisce che il Fondo Verde per il Clima, creato dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), chiede la piena immunità diplomatica “da qualsiasi tipo di procedimento legale, inclusi procedimenti civili e penali, nei paesi in cui opera.”

Chiaramente un gruppo come questo che gestisce tali ingenti somme di denaro sarebbe perfetto per la corruzione. E forse è per questo che cercano  questa immunità generale prima che i trasferimenti di ricchezza comincino sul serio. Perchè altrimenti un’organizzazione dovrebbe chiedere l’immunità, se non prevedessero già delle ingiustizie nelle azioni che intraprenderanno?

La sede del Segretariato permanente della nuova istituzione non è ancora stata decisa. I paesi candidatisi a ospitarla sono sei: oltre alla Svizzera, la Germania, il Messico, la Namibia, la Polonia e la Corea del Sud. La decisione finale verrà presa durante la prossima conferenza sul clima, che si terrà in Qatar nel novembre 2012.  swissinfo.ch