26 ago – Distrutti due luoghi santi sufi in Libia. Il mausoleo di Al Shaab, nel cuore della capitale Tripoli, è stato demolito con i bulldozer, in pieno giorno, da salafiti che sembrano avere agito indisturbati, all’indomani dell’assalto alla tomba di un altro teologo sufi nell’ovest del Paese.
Le autorità esprimono però indignazione. “Azioni di questo genere – dichiara il Presidente del Parlamento Mohamed al-Magariaf – sono inaccettabili e sono condannate dalla nostra religione, dalle tradizioni e dalla legge. I responsabili saranno perseguiti.”
Venerdì a Zlitan è stata distrutta la tomba di Abdel Salam Al Asmar, dopo due giorni di scontri tra gruppi tribali della zona.
Un testimone racconta: “Alcuni criminali, che avevano già commesso reati a Zlitan e altrove, sono entrati nella moschea di Abdul-Salam al Asmar e hanno sparato ai rivoluzionari, che hanno risposto al fuoco, uccidendo e catturando alcuni di loro. Altri sono scappati.”
Nell’assalto al complesso di cui faceva parte il sepolcro dello studioso sufi del quindicesimo secolo, è stata anche incendiata la biblioteca della moschea. I salafiti giudicano contraria all’Islam la venerazione delle tombe. euronewa