26 ago – La Bce deve guardarsi bene dall’acquistare bond di Paesi in crisi, poiche’ cio’ costituisce di fatto un finanziamento di Stato, che rende poi dipendenti come la droga.
Lo afferma nell’intervista allo ‘Spiegel’ Jens Weidmann, sottolineando che “non bisogna sottovalutare il pericolo che il finanziamento da parte della banca centrale possa rendere dipendenti come una droga”, oltre al fatto che “la manna di denaro delle banche centrali potrebbe risvegliare brame durevoli e condurre ad una mutualizzazione dei rischi. Nessuno contesta che la banca centrale abbia il potere di influenzare a breve termine i mercati, ma anche una banca centrale non e’ onnipotente”.
Diversamente da quanto sostiene Mario Draghi, non e’ compito della Banca centrale europea garantire la permanenza di un Paese nell’euro: afferma il presidente della Bundesbank, che ammonisce a non costringere la Bce a “garantire la permanenza di un Paese nell’Eurozona a qualunque costo“.
Per quanto riguarda il rischio di un’uscita della Grecia dalla moneta unica, secondo Weidmann, sara’ importante che “non si verifichi un’ulteriore perdita di fiducia nell’unione monetaria e che gli obblighi derivanti dai programmi di aiuti mantengano la loro credibilita’” . agi