24 agosto – COMUNICATO STAMPA
Un signore estraneo alla politica Italiana ed organico al sistemo bancario, lo stesso sistema bancario responsabile del nostro debito e della congiuntura economica attuale, è stato nominato senatore della Repubblica e poco dopo è divenuto Presidente del Consiglio. Tutto ciò è avvenuto grazie alla compiacenza dei politici, in barba al volere degli elettori, ed a giustificazione del fatto che un’entità sovranazionale e la contingenza ce lo imponevano.
Se tutto ciò se fosse accaduto altrove lo avremmo chiamato colpo di stato ma in Italia lo chiamiamo governo tecnico.
Con l’adesione all’Unione Europea è stata introdotta una nuova fonte normativa sovraordinata alle leggi Italiane, rappresentata dai regolamenti e dalle direttive comunitarie. I primi hanno efficacia immediata, le seconde devono essere attuate da ogni paese facente parte dell’Unione Europea in un determinato arco di tempo. Tutto questo senza che debba essere necessariamente condiviso dal Parlamento, che è espressione della volontà politica del popolo, il quale è esclusivamente tenuto ad ottemperare a quanto disposto dalla UE nei tempi previsti pena gravi sanzioni economiche.
L’Italia ha abdicato all’Unione Europea prerogative politiche che devono essere di esclusiva pertinenza di uno Stato sovrano che si possa definire tale. E’ necessario uscire dall’Unione Europea, intesa come lo è oggi, e rivedere i vari trattati internazionali nell’interesse esclusivo dell’Italia e degli Italiani.
Riprendersi la sovranità politica significa tornare ad essere padroni a casa nostra e divenire gli unici artefici del nostro destino.
Coordinatore Regione Emilia Romagna
Movimento Nazionale Cristiano-Liberale
Franco Lanzoni
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