Russia: l’opposizione siriana è forza paramilitare composta da 65mila mercenari arabi

MOSCA, 8 ago – Il leader del partito comunista russo Gennady Zyuganov ha dichiarato che la cosiddetta opposizione siriana non è altro che una forza paramilitare composta da 65 mila mercenari arabi.

Secondo l’IRIB, il politico russo ha poi condannato la posizione assunta dagli Stati Uniti nei confronti della Siria, definendola ipocrita. Sulla stessa lunghezza d’onda il vice-ministro degli Esteri Gennady Gatilov che ha criticato i media occidentali per le notizie false e tendenziose diffuse sulla situazione in Siria. Anche secondo Gatilov gli Stati Uniti stanno adottando un clamoroso doppio standard nei confronti della Siria.

I soldati di fortuna stanno occupando villaggi e quartieri cittadini e li passano all’Esercito Siriano Libero. In precedenza i mass-media occidentali hanno riferito che la fornitura di sostegno militare alla guerriglia dell’opposizione è regolata da una base segreta sita nella zona della città di Adan nel sud della Turchia. Accanto a questa base che hanno creato la Turchia, l’Arabia Saudita e il Qatar, si trova la base “Ingirlik” delle Forze Aeronautiche degli USA.

Commentando la cattura di mercenari stranieri ad Aleppo, Vitaly Naumkin, direttore dell’Istituto di Orientalistica presso l’Accademia delle Scienze Russa, ha dichiarato a “La Voce della Russia”:

Nel fatto che all’operazione partecipino ufficiali turchi e sauditi, in sostanza, non c’è nulla di nuovo! È ben noto che il cosiddetto Esercito Siriano Libero viene armato, addestrato e rifornito dagli istruttori provenienti da tutta una serie di paesi arabi, tra cui la Turchia. Si consideri che a questo scopo vengono utilizzati i territori della Turchia e della Libia. Non sorprende che attualmente, in questa nuova fase della guerra civile, i mercenari partecipino direttamente alle ostilità. Ma il fatto che siano stati catturati e, a quanto pare, saranno presentati ai mass-media, in sostanza, non cambierà nulla. I paesi menzionati sopra sostengono apertamente l’opposizione siriana.