MILANO, 22 AGO – Per la terza volta Renato Vallanzasca, condannato a 4 ergastoli e quasi 300 anni di reclusione e ora in semiliberta’, ha ottenuto l’opportunita’ di lavorare fuori dal carcere di Bollate e da fine luglio e’ impiegato come assistente nel magazzino di Sarnico (Bergamo) di un imprenditore che opera nel commercio.
Proprio la provincia di Bergamo fu teatro di uno dei piu’ efferati omicidi della banda della Comasina: a Dalmine Vallanzasca e i suoi complici uccisero due agenti della Polstrada.
Il prefetto di Bergamo, Camillo Andreana, non appena appresa la notizia del permesso lavorativo nel Bergamasco per Renato Vallanzasca, ha scritto al ministero della Giustizia manifestando tutto il suo disappunto per «l’inopportunità e la illogicità della decisione, tenuto conto dei gravissimi fatti compiuti in questo territorio dove ci sono persone che piangono la morte dei propri cari, uccisi mentre servivano lo Stato, proprio da Vallanzasca». La lettera ufficiale, fino ad oggi, è però rimasta senza risposta.