20 ago. – (Adnkronos/Aki) – Centinaia di famiglie cristiane hanno lasciato il villaggio di Meharabadi, alle porte di Islamabad, dopo l’arresto della bambina di 11 anni affetta da sindrome di Down, accusata di blasfemia per aver bruciato alcune pagine del Noorani Qaida, il libro per imparare il Corano.
Secondo dati dell’organizzazione non governativa Centre for Law and Justice, riportati dal quotidiano The Express Tribune, almeno 200-300 famiglie cristiane di Meharabadi Jaffar hanno lasciato la zona. Il timore e’ quello di rappresaglie da parte della popolazione musulmana.
Pakistan, “blasfemia”: bimba cristiana down rischia pena di morte
l’assassinio di quella bambina avrebbe ripercursioni irreversibili anche fuori dal Pakistan … occhio a non rompere la corda che è già troppo tirata!