18 AGO – Cinghiale, struzzo, piccione, fagiano, germano, starna, daino, pernice, coturnice, coniglio plein-air sono al centro del progetto “Le carni alternative: distintivo della ristorazione fermana”, voluto da Copagri Fermo e sostenuto dalla Camera di Commercio di Fermo.
Nel Fermano, a Ortezzano, grazie alla Cooperativa Agricola Aras, è stato impiantato un mattatoio e un centro di lavorazione di queste carni, che vanta nove bolli Ce.
L’obiettivo – secondo il presidente della Camera di Commercio Graziano Di Battista – è portare in primo piadi “no alcune eccellenze ancora poco conosciute, che si vuole entrino a far parte dei menu nei ristoranti della nostra provincia. Si tratta di carni eccellenti già nella tradizione locale, ma apprezzate anche a livello nazionale ed internazionale”.
La cooperativa agricola Aras associa oltre 70 allevatori marchigiani che assicurano al mercato un paniere di carni fresche che include le dieci specie “alternative” attraverso una filiera produttiva che garantisce qualità, freschezza delle carni, e un ventaglio di stagionati dalle salsicce fino ai prosciutti di cinghiale. (ANSA).
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