18 ago – Dall’Iran all’Arabia Saudita, dal Libano a Gaza, il mondo sciita insorge contro Israele nella giornata di Al Quds.
Nella Striscia governata da Hamas, più di mille persone si sono radunate per celebrare Gerusalemme, Al Quds in arabo, in un evento ideato nel 1979 in Iran per rivendicare la città santa all’Islam.
In Libano la ricorrenza – che cade nell’ultimo venerdì del mese del Ramadan – è stata usata dal movimento filo-iraniano Hezbollah di Hassan Nasrallah per agitare lo spettro di missili di precisione in grado di uccidere decine di migliaia di israeliani.
Eco alla retorica anti-israeliana riproposta dal presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, che a Teheran ha parlato dello Stato ebraico come di un tumore destinato a scomparire.
Mentre nella Repubblica islamica si grida “morte a Israele” e si bruciano le bandiere occidentali e quelle con la stella di David, in Israele i cittadini iniziano a credere al concretizzarsi di una pioggia di missili in rappresaglia a un attacco contro gli impianti nucleari iraniani.
E corrono ai ripari attrezzandosi con maschere ant-gas messe a disposizione in tutta fretta dal governo. euronews