17 agosto – Bologna – “Meglio guardare alle Smart cities, che al passato, vale a dire al fossile” e alle trivellazioni nel mar Adriatico. E’ l’appello dell’assessore all’Ambiente della Provincia di Rimini, Stefania Sabba, rivolge al ministro per l’Ambiente Corrado Clini e che gli ripeterà nei prossimi giorni, quando arriverà in città.
Questo dopo che il Governo ha annunciato l’intenzione di avviare un piano per riprendere le trivellazioni di gas e l’estrazione del petrolio in terra e in mare. “Ciò- considera Sabba- avverrebbe in molte aree del nord, compresa l’Emilia Romagna e anche nell’Adriatico, comprese le nostre coste”. Ma “mi pare una di quelle idee che nascono già vecchie” eccepisce l’assessore, anche perché, “a parte ogni considerazione, anche labile, sulle potenziali ricadute per un’area ad alta incidenza turistica, resta il fatto che il futuro non può certo essere rappresentato dalle fonti fossili”.
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Per Poggi sarebbe invece “molto più intelligente sia sotto l’aspetto ambientale che economico puntare sulle fonti rinnovabili“, come il fotovoltaico sui tetti dei capannoni industriali e sugli edifici pubblici e sull’eolico in mare.
La Provincia di Rimini, ricorda poi Poggi, ha inserito nel suo Piano dell’energia il progetto di eolico al largo della costa e non si tratta “né di una fantasia né di una chimera”, visto che l’amministrazione è in possesso di due anni di misurazioni di potenza, analizzate dall’Università di Bologna. Un’altra campagna di misurazioni partirà poi a settembre, con un nuovo e più potente anemometro sulla piattaforma Azalea. “I dati dicono che siamo in linea con la velocità minima richiesta per impianti di una certa consistenza (due MegaWatt per pala) e dunque con pale ancora più contenute il progetto è assolutamente realizzabile”. Non è un caso, conclude Poggi, se “partecipiamo al progetto europeo 4 Power, insieme a tedeschi, olandesi e inglesi”.
Per dare una scala dell’importanza della scelta dell’energia dal vento, potenzialmente un impianto eolico al largo della costa riminese potrebbe garantire, “ed è una stima prudenziale”, il 12% dell’intero fabbisogno energetico della provincia. Tutte cose che la Provincia ha intenzione di ribadire al ministro. dire.it