Monti: evasione fiscale danneggia immagine dell’Italia all’estero

17 ago. (Adnkronos/Ign) – “L’evasione fiscale produce un grosso danno nella percezione del Paese all’estero” e “penso che l’Italia si trova in uno stato di difficolta’ soprattutto a causa di questo fenomeno e che si trova da questo punto di vista in uno ‘stato di guerra’“. Lo dice il presidente del Consiglio Mario Monti, in una intervista al direttore di ‘Tempi’, Luigi Amicone, che sara’ presentata in anteprima al Meeting di Rimini che si aprira’ domenica prossima proprio con l’intervento del premier.

“La notorieta’ pubblica del nostro alto tasso di evasione -spiega Monti- contribuisce molto a indisporre nei confronti dell’Italia quei Paesi verso i quali di tanto in tanto potremmo aver bisogno di assistenza finanziaria. Come i Paesi del Nord Europa, che dicono: ‘l’Italia e’ un Paese molto ricco, pero’ lo Stato ha un fortissimo debito pubblico che magari richiedera’ domani di aiutarla a rinnovare; eppure ci sono italiani ricchi o medi che sistematicamente non pagano le tasse'”.

Per questo, secondo il premier, e’ giustificato il ricorso a “strumenti forti. Io stesso, fino a poche settimane fa, quando sono stato anche ministro dell’Economia e delle Finanze e quindi responsabile dell’Agenzia dell’entrate e responsabile politico della Guardia di Finanza, ho sempre incoraggiato fortemente le persone che vi lavorano -sottolinea- a fare una dura lotta all’evasione. La seria lotta all’evasione puo’ comportare la necessita’ di momenti di visibilita’ che possono essere antipatici. Ma che hanno un forte effetto preventivo nei confronti degli altri cittadini”.

Nel corso dell’intervista, Monti ribadisce l’intenzione di non volersi ricandidare alla guida del Paese dopo le elezioni del 2013. “Mi rifiuto di pensare che un grande Paese democratico come l’Italia non sia in grado, attraverso libere elezioni, di scegliere una maggioranza di governo efficace e, indirettamente, un leader adeguato a guidarla”.