23 luglio – Un afghano della provincia meridionale di Helmand ha ucciso, invocando il “delitto d’onore”, le due figlie adolescenti di 15 e 16 anni “colpevoli” di essere fuggite per quattro giorni con un ragazzo impegnato come interprete presso la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) a Kandaahar City. Lo ha reso noto la polizia a Lashkargah, capoluogo dell’Helmand.
Il portavoce della polizia locale, Farid Ahmad Farhang, ha detto che l’uomo è stato arrestato, mentre il giovane con cui le due adolescenti sono restate per qualche giorno è latitante. A quanto risulta gli agenti hanno ritrovato le ragazze e le hanno riportate al padre, abitante del distretto di Nad Ali, il quale però poche ore dopo ha imbracciato un fucile e le ha uccise. Questo episodio segue di alcuni giorni un altro brutale in cui una ragazza di 22 anni, accusata di adulterio, è stata uccisa a colpi d’arma da fuoco in pubblico dal marito a nord di Kabul. ansa
Fa più scempio il padre che ammazza le figlie o la sua civiltà che gli permette di chiedere il “delitto d’onore”?
Fa più scempio il marito che ammazza la moglie in piazza , o la “piazza” che assiste e plaude all’assassino?
Fatti del genere danno ragione ai militari di altre epoche , quando parlavano di ” responsabilità collettiva” e giustificano le “decimazioni” e le “rappresaglie” da loro compiute!
Il fallimento della nostra cultura è tutto qua! Che noi adesso dobbiamo riconoscere che dopo 70 anni abbiamo ancora questo dubbio!
Non basta la punizione dell’assassino , ci vuole la punizione dei “complici”!
Ma mentre chiediamo questo , in Italia si fa scempio della legge e del diritto permettendo che una donna venga privata del diritto di compiere il suo lavoro , quando questo voglia dire impartire un ordine ad un maschio! ( se questo maschio è un musulmano!)