12 ago. – La recrudescenza delle violenze interconfessionali in Iraq ha fatto oggi nuove vittime: miliziani sospettati di essere legati ad al Qaeda hanno ucciso 8 giovani sciiti (tra i 16 e i 20 anni), risparmiando i sunniti, nel nord del Paese.
Nella stessa zona 4 agenti di polizia, accordi per indagare sull’episodio, sono stati feriti dall’esplosione di una bomba piazzata sul ciglio della strada che stavano percorrendo a bordo di un veicolo tra Amerli e Suleiman Bek.
Solo a luglio si sono contati 325 morti, il livello piu’ alto dall’agosto del 2010. Il picco delel violenze fu raggiunto nel 2006 e nel 2007. In Iraq tutte le truppe internazionali si sono ritirate da tempo e la sicurezza e’ ormai affidata solo alle forze locali, come dovrebbe succedere nel 2014 in Afghanistan.