11 agosto – La Francia dichiara guerra ai camici da ospedale che lasciano scoperte le natiche dei pazienti: la questione, lanciata da alcuni blog e poi da una petizione sul web, è finita sul tavolo della ministra della Sanità, Marisol Touraine, che l’ha presa a cuore, promettendo un’analisi rapida da parte del governo sin dopo l’estate.
“Molti pensano che sia un problema secondario, ma non lo è ai miei occhi“, si è difesa la ministra. “Le situazioni concrete evocate nei blog – ha aggiunto Marisol Touraine – descrivono il fastidio, che talvolta può andare fino all’umiliazione, dei pazienti, anziani o no, che si trovano in tali circostanze. Ne va della dignità delle persone“.
E’ proprio quello che denuncia in un testo on line una donna medico, all’origine della petizione, che scrive: “nella maggior parte degli ospedali, i pazienti vestono questi camici di taglia unica, aperti sulla schiena, chiusi da qualche bottone a pressione, che si aprono al minimo movimento, scoprendo le natiche“. E’ infranto il principio di dignità del paziente, che si ritrova a mostrare il fondoschiena a infermieri, medici, amici, familiari e vicini di letto.
La petizione ha già raccolto più di sette mila firme e l’appoggio, dunque, della ministra che ha girato il fascicolo ai suoi collaboratori chiedendo proposte sin dalla fine delle vacanze estive.
“Chiediamo ai direttori degli ospedali – si legge ancora sul sito PetitionEnligne – di rispettare il pudore e la dignità dei pazienti quando ordinano i prossimi camici. Esistono delle alternative, per esempio camici che si annodano sul lato e non dietro o con chiusure migliori”.
La petizione non è condivisa invece dagli infermieri, che trovano più pratico il camice “scopri natiche”: “potete immaginare che cosa significa un paziente in pigiama?”, insorgono sul web. ansa