Caso marò: assordante silenzio dei media nazionali italiani

Comunicato stampa

Roma 11 agosto 2012. Il gruppo facebook “Riportiamo a casa i due militari prigionieri” lamenta il “basso profilo” della stampa nazione in una fase cruciale vicenda che vede due nostri due commilitoni tenuti in ostaggio in India con una iniziativa inqualificabile, messa in atto in dispregio non solo agli accordi sottoscritti e ratificati dalla “civilissima” India, ma anche e soprattutto in dispregio delle più elementari norme di una moderna civile società organizzata nella quale i procedimenti penali si avviano su prove concrete acquisite rispettando i diritti della difesa e non su “escatologiche” accuse come avveniva nei medioevali processi per stregoneria.

Nel più assordante dei complici silenzi, rotto solo da qualche isolata eccezione, si è assistito, senza insorgere da parte del Governo, della Stampa e di conseguenza dell’Opinione pubblica nazionale, all’affondamento del Saint Anthony, il natante su cui sono morti sotto colpi di arma da fuoco due indiani impegnati in presunte attività di pesca.

In questo modo sono state cancellate eventuali tracce che potessero testimoniare che da bordo si era sparato; sono stati alterati, a causa della permanenza in acqua, i fori dei proietti che secondo la memoria tecnica in analisi tridimensionale dell’ingegnere Luigi Di Stefano sarebbero stati sparati dal basso in alto e non dall’alto verso il basso, come sarebbe stato se provenienti dalla tolda di un mercantile quale la Enrica Lexie.

La stampa si adegua ad ordini di scuderie, alle famose veline del Minculpop dei tempi della Stefani? Assolutamente no. Si tratta solo di ferragostiana superficialità e, forse, di un conformismo che spinge ad essere più realisti del re. Al riguardo facciamo notare la gentile e squisita cortesia

(http://www.facebook.com/download/265910726857941/120808%20risposta%20Giulio%20Terzi%20al%20Meeting%20di%20Ri
mini.doc) con cui il ministro Giulio Terzi di Sant’Agata ha risposto ad una lettera
(http://www.facebook.com/download/211630908962367/120622%20lettera%20%20accordo%20India%20-%20%20Bocconi.pdf)
inviatagli dal generale Fernando Termentini in relazione ad una notizia apparsa sul sito della Farnesina, in cui veniva illustrato un accordo
(http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/ArchivioNotizie/Approfondimenti/2011/12/20111215_India_business_school_della_B
occoni.htm) «sottoscritto con l’India, poco dopo l’insediamento dell’attuale Governo, per l’apertura di una School of Business a Mumbai in stretto coordinamento operativo e si presume gestionale con l’Università Bocconi».

Chiaro il senso dell’iniziativa del generale Termentini, uno degli Amministratori di questo Gruppo, che chiedeva precisazioni che potessero portare ad escludere ipotetici ed eventuali conflitti d’interesse a scapito della causa dei nostri commilitoni. Di nuovo un grazie al ministro Terzi per la squisita cortesia con cui ha risposto.

AMMINISTRATORI DEL GRUPPO

Fernando Termentini, Generale di Brigata (ris.): 338.24.52.071 – http://fernandotermentini.blogspot.com/
www.fernandotermentini.it

Giorgio Prinzi, animatore e promotore del gruppo: 06.7049.6222 e 339.12.67.704 – email giorgioprinzi@aruba.it

Gioacomo Caruso, Modellista militare e dirigente sodalizio modellisti: giacomo_123@libero.it