In Italia è meglio acquistare Btp che fare impresa

10 agosto – A volte, basta una frase , più di mille e mille parole gettate al vento , a dare il polso del Paese.
“Meglio comprare Btp che fare impresa in Italia” : così ha parlato Mediobanca.
Inutile fare convegni e studi sui temi della crescita, che non cresce; dell’impresa, che non intraprende.
Solo alcuni pazzi , coglionazzi creativi e coraggiosi, si svegliano la mattina con una sola “idea in testa” : ahi , dove sei finito Cesare Ragazzi?

Sembra passato un secolo , da quando il governatore di Bankitalia , Guido Carli , parlava e scriveva di ”lacci e lacciuoli” che imprigionavano qualsiasi attività d’impresa nel Bel Paese.
Ci ritroviamo a cazzeggiare sullo spread, Mariuccio in testa , mentre gli investitori esteri, che fanno soltanto il loro mestiere, sono pronti ad acquistare l’Italia a prezzo di saldo.
Quegli investitori che oggi guardano all’Italia, ma domani a qualsiasi altro paese dell’orbe terracqueo, dovrebbero pagare la “cagnotta” a tutti i governi che si sono succeduti dagli anni ’70 in poi.

E poi ci meravigliamo dei grillini, dei molti non votanti per mancanza di alternative politiche , di coloro che hanno in odio la politica e i suoi riti stanchi e sbracati.
Sono tutti potenziali compratori dei leggendari Btp di cui parla lo studio Mediobanca.
Evviva i compratori del debito, sovrano!
Evviva lo spread che non fa fare impresa.
Tutti in Banca, a comprare Btp, ve lo dice Mediobanca, dopo studi approfonditi: se non siete tramortiti, il futuro è un Btp.

guglielmo donnini