(ANSAmed) – ROMA – La situazione in Egitto, tra le mete preferite per gli italiani che vanno in vacanza all’estero, impone “cautela”. Perché – ricorda la Farnesina in un aggiornamento del suo sito ‘Viaggiare sicuri’ – si registrano elementi di “pericolosità”. E non solo nel Nord del Sinai, teatro domenica dell’attacco al confine con Israele dove si impone ora la “massima cautela”. Ma anche nelle mete più ‘gettonate’ quali Sharm El Sheikh, Marsa Alam e Hurgada dove “si registrano purtroppo nuove tensioni, turbolenze e elementi di pericolosità” con “la presenza di tribù beduine”, diventate “particolarmente aggressive e responsabili di frequenti atti di intimidazione e violenza”.
L’appello del Ministero degli Esteri e dello stesso ministro Giulio Terzi è quello di “non esporsi inutilmente ai rischi”. Anche perché – ricorda il capo della diplomazia italiana parlando in generale di tutte le destinazioni oltrefrontiera – i sequestri di italiani, negli ultimi 8 mesi, sono raddoppiati rispetto agli otto mesi precedenti. L’invito è quindi alla “cautela e la prudenza”.
Anche perché – sottolinea il ministro – si rischia anche di dover rimborsare le spese sostenute dal Ministero per riportare a casa persone che si sono esposte inutilmente ai rischi. Come ricorda Terzi citando un recente decreto legislativo che lo prevede.
Tornando all’Egitto gli Esteri – dopo l’attacco di domenica nel Sinai del Nord – hanno aggiornato il warning sul sito ‘Viaggiaresicuri’. Invitando i turisti alla massima cautela in quell’area. Ma anche nel resto del paese, invitando a limitare le uscite dai villaggi turistici e bandire le escursioni nel deserto.ansamed