6 agosto – La richiesta di liberazione dell’unico egiziano rinchiuso nel carcere di Guantanamo potrebbe essere la prima crepa nei rapporti tra Il Cairo e Washington dall’elezione del presidente Mohammed Morsi. Tariq Mahmoud Ahmed al-Sawah, di 54 anni, e’ stato rinchiuso a Guantanamo 11 anni fa, con l’accusa di aver militato per al-Qaeda in Afghanistan come esperto di esplosivi e di aver anche incontrato Osama bin Laden. Amr Roushdy, portavoce del ministero degli Esteri egiziano, ha annunciato che il suo governo ha chiesto giovedi’ agli Usa il suo rilascio, in quanto “cittadino egiziano detenuto illegittimamente”.
Le accuse degli Usa nei confronti di al-Sawah sono state formulate solo nel 2008, ma sono gia’ cadute e l’uomo ha anche cominciato a collaborare. Brock Johnson, un portavoce del Dipartimento di Stato, ha garantito che l’amministrazione Usa “sta lavorando con l’Egitto sulla questione”.
La richiesta di una pronta liberazione di al-Sawah era attesa da molti, visto che l’uomo, negli anni Settanta, militava nei Fratelli Musulmani, gruppo da cui proviene Mursi. Durante la campagna elettorale, inoltre, Mursi aveva fatto sapere di non accettare l’idea di detenuti islamici egiziani nelle carceri di altri paesi. AKI
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