5 agosto – Un nuovo pacchetto per la crescita, a settembre. Un ruolo da regista per Cdp nelle grandi reti. E stop ai veti ingiustificati sui grandi investimenti industriali. Sono i tre concetti che il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera evidenzia in un’intervista a ‘Il Sole 24 ore.
Sul primo fronte, “le nuove normative gia’ in produzione riguardano innanzitutto la nascita di nuove aziende e l’agenda digitale che consistera’ in un pacchetto corposo su digital divide, e-commerce, e-government“. Ancora, dice il ministro, “lavoriamo su strumenti per facilitare gli investimenti esteri in Italia, per ulteriori semplificazioni anche nell’ottica delle legge annuale per le pmi”.
Proprio guardando agli investimenti, Passera avverte: “mai piu’ casi di ritardo o blocco ingiustificato dei grandi investimenti industriali. Su questi temi ci giochiamo l’Italia dei prossimi anni”. Il ministro indica inoltre un ruolo da ‘regista’ della Cassa depositi e prestiti per le grandi reti. ”E’ necessario assicurare risorse adeguate alle reti sulle quali si deve investire per ammodernare il Paese. Non sempre il solo privato garantisce questa visione di sistema e in taluni casi un impegno pubblico puo’ garantire in maniera piu’ efficace gli investimenti”.
Passera, quindi, ribadisce che l’Italia non chiedera’ “aiuti come un paese che non ce la fa a garantire i propri fabbisogni di finanza pubblica. L’Italia ha fatto tutto quello che andava fatto per essere padrona di se stessa e ha conti solidi”. E comunque, “se il mercato dovesse continuare a non riconoscere in termini di spread il valore di quanto fatto in Paesi come il nostro, allora l’Europa dovra’ intervenire in difesa dell’euro prima ancora che dell’Italia. Anche in questo caso, “al nostro Paese “si chiederebbe di confermare ulteriormente le cose che sta gia’ facendo, niente di piu’, i nostri compiti a casa li abbiamo fatti”.adnk