Siria, Mosca: le dimissioni di Annan aprono via per azione militare

MOSCA, 3 AGO – Le dimissioni di Kofi Annan, inviato speciale dell’Onu e della Lega Araba per la Siria, spianano la strada ad una soluzione militare, secondo il viceministro degli esteri russo Ghennadi Gatilov.  Annan, scrive su twitter Gatilov, “é un mediatore internazionale onesto, ma alcuni volevano metterlo fuori dal gioco per rendere possibile un’azione militare. Ormai è chiaro”.

Mosca ritiene inoltre necessario “trovare urgentemente un candidato che succeda ad Annan”: lo si legge sul sito del ministero degli esteri russo, che ribadisce il suo rammarico per la decisione ieri di Kofi Annan di lasciare l’incarico.

Intanto, ha riferito una fonte dello stato maggiore russo, tre navi da guerra della flotta del Nord faranno tappa nel porto siriano di Tartus, dove Mosca ha una base, alla fine della settimana o all’inizio della prossima. La visita, secondo la stessa fonte, durerà alcuni giorni per rifornimenti ed eventuali manutenzioni, poi le navi faranno rotta verso il Bosforo per tornare a Novorossisk.

Finora Mosca ha negato che le sue navi trasportino armi e che le manovre nel Mediterraneo siano legate al conflitto in Siria, dove il Cremlino sostiene il governo di Assad. Secondo alcuni esperti militari russi, tuttavia, Mosca si preparerebbe per l’eventuale evacuazione del personale della base di fronte al precipitare degli eventi. A bordo di ciascuna nave ci sono 120 ‘marines’.

Un’altra fonte diplomatico-militare russa, citata da Interfax, ha sottolineato che la possibile perdita della base logistica di Tartus avrà per Mosca un profondo impatto negativo sul piano strategico-militare e comporterà la perdita di influenza in questa regione chiave, riducendo la presenza delle navi da guerra russe nell’Atlantico centrale e meridionale, nel Mediterraneo, nel Golgo Persico e nell’Oceano Indiano.(ANSA).