2 agosto – La Bce si prepara a intervenire in tandem con l’Ue per raffreddare gli spread di Spagna e Italia. Ma gli acquisti dei titoli di Stato per il momento restano sulla carta e verranno definiti “nelle prossime settimane”. E i Paesi beneficiari dovranno aver richiesto l’intervento dei fondi europei Efsf ed Esm, accettando sorveglianza e condizionalità degli aiuti.
Il presidente Mario Draghi, chiamato a mediare fra la pressione per un intervento ‘bazooka’ e i paletti fissati dai falchi della Bundesbank, sceglie di non spaccare il consiglio Bce. Al costo di lasciare delusi i mercati, dove le alte aspettative create dal suo intervento di una settimana fa, quando aveva promesso “tutto il necessario”, oggi si sono scontrate con la diplomazia di Francoforte: Madrid chiude a -5,6%, Milano a -4,64%, il differenziale Btp-bund supera quota 500 mentre l’euro torna sotto 1,22 dollari. La Bce – ha spiegato Draghi – ha tracciato le sue “linee guida” per intervenire contro spread che viaggiano a livelli “inaccettabili” e si prepara ad “adottare interventi diretti sui mercati di dimensione adeguata agli obiettivi”, ha scandito Draghi.
Il consiglio di oggi ha anche discusso un nuovo taglio dei tassi, di fronte ai “rischi” posti dalla situazione dei mercati e alla prospettiva d’inflazione sotto il 2% nel 2013, ritenendo però che ancora i tempi non sono maturi. La tempistica dell’intervento anti-spread non è immediata: difficile che la Bce possa muoversi prima di settembre. Ci sono divergenze nel consiglio Bce, che se è stato unanime nella difesa dell’euro come progetto “irreversibile” ha però visto “una sola eccezione” sulle linee guida di intervento sui bond governativi. ansa