1 ago. – Il gruppo terroristico di matrice islamica Boko Haram ha rivendicato oggi gli attentati di lunedi’ contro due stazioni di polizia a Sokoto e contro l’abitazione del vice presidente, Namadi Sambo, a Zaria, due citta’ nel nord della Nigeria.
“Desideriamo esprimere”, ha detto il portavoce del gruppo terroristico, Abu Qaqa, “la nostra piu’ profonda gratitudine all’onnipotente Allah per averci dato l’opportunita’ di compiere pienamente la promessa di lanciare attacchi simultanei a Sokoto”, sede del leader spirituale e carismatico dell’islam nigeriano, Mohammed Sa’ad Abubakar IV.
Proprio la presenza del sultanato di Sokoto, secondo gli esperti, aveva tenuto Boko Haram alla larga dalla citta’, in passato mai attaccata dal gruppo terroristico. Lunedi’, in due attentati suicidi quasi contemporanei, sono invece morti, oltre ai tre kamikaze, due poliziotti, mentre oltre una trentina sono stati i feriti.
“Siamo responsabili”, prosegue la rivendicazione di Boko Haram, “anche degli attacchi alla residenza di Namadi Sambo”, originario di Zaria, citta’ dello stato settentrionale di Kaduna. L’attacco e’ stato portato a termine da un commando armato che ha sparato contro il posto di guardia dell’abitazione, (al momento disabitata) uccidendo una persona e ferendo due poliziotti. Le forze dell’ordine nigeriane per questo episodio hanno arrestato martedi’ due dei tre terroristi sospettati dell’assalto alla villa del vice presidente.
In un’altra operazione antiterrorismo nello stato nord-orientale di Borno, l’epicentro di Boko Haram, l’esercito nigeriano, in collaborazione con le forze armate dei confinanti Chad e Camerun, ha ucciso due terroristi e sequestrato munizioni e armi, tra cui una decina di lanciagranade. (AGI) .