1 ago – ”L’informativa del ministro Clini conferma gli enormi ritardi che si sono accumulati nel corso dei decenni di attivita’ nell’impianto di Taranto per responsabilita’ delle proprieta’ che si sono succedute, delle istituzioni e della politica, con pesanti costi sia per la salute che per l’ambiente. E’ ora necessario cambiare rotta e accelerare sui processi in corso.
Chi mette sotto accusa la magistratura si comporta come lo sciocco che, mentre il saggio indica la luna, guarda il dito. Ma la chiusura dell’impianto non e’ una soluzione, anzi provocherebbe enormi problemi sociali ed economici”. Lo afferma Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, commentando l’informativa urgente del ministro Clini alla Camera sull’Ilva di Taranto.
”Oltre alla bonifica dell’area, e’ necessario mettere in atto con la massima urgenza politiche che consentano all’impianto di operare con le migliori tecnologie possibili e di ridurre drasticamente l’impatto su salute e ambiente”, conclude Realacci. asca