Monti: con la spending review non conclusi gli impegni richiesti da UE all’Italia

31 luglio – Monti sottolinea che neanche con la spending review possono dirsi conclusi gli impegni richiesti dalle istituzioni europee all’Italia: “Se è vero che gli esami non finiscono mai, s’immagini se possono finire i compiti…”. Quindi precisa che “non si tratta di una nuova manovra economica”, e che i tagli non sono stati fatti in modo “lineare e cieco”.

“Il governo – ha spiegato – ha fatto un’analisi di dettaglio, con il lavoro del commissario straordinario Enrico Bondi”, stanando “grandi differenze nei costi sostenuti da singole amministrazioni per l’acquisto degli stessi prodotti”, quindi “si sono potuti identificare gli eccessi di spesa per insufficiente attenzione ai costi”. “Il Senato ha lavorato molto intensamente – riconosce Monti, dopo aver snocciolato i numeri sui risparmi di spesa che la spendind review metterà a segno – poi toccherà alla Camera. Siamo riusciti a tenere il timone ben fermo, pur tenendo in debita considerazione” le osservazioni sul provvedimento giunte da Palazzo Madama.

Il premier poi, seguendo la linea dettata dal Colle, ha spronato i partiti ad “evitare inutili risse” e a trovare un “accordo sulla riforma elettorale, prima che si torni a votare”. “Lo scenario peggiore, che voglio subito esorcizzare – ha detto – sarebbe quello di elezioni a scadenza naturale, dunque non anticipate, ma a cui si arrivasse senza una riforma elettorale e con un clima di disordinata rissa tra i partiti”. “La combinazione di questi due elementi – ha proseguito – darebbe ai cittadini italiani la sensazione, forse fondata, che la politica ha fatto un grande sforzo nel sostenere questo governo”, costretto a “scelte impopolari, ma non ha fatto i compiti in casa propria, nel senso di riformare se stessa”.

Il presidente del Consiglio individua anche un legame tra la riforma del cosiddetto Porcellum e lo spread. “I mercati internazionali – dice – sarebbero legittimati a nutrire scetticismo su cosa succedera’ dopo questo governo”. E ha liquidato con una battuta una sua eventuale discesa in campo nel 2013: “Sto dimuendo coscientemente la mia sensibilità auditiva su questa domanda”, ha detto.