Mons. Bianchi: la crisi sta toccando la dignita’ stessa delle persone

Citta’ del Vaticano, 31 lug – ”Le persone perdono fiducia in se’ stesse” perche’ ”da economica e finanziaria questa crisi e’ diventata sociale e ora famigliare e personale. Le famiglie si disgregano. I padri di famiglia sentono di non avere piu’ dignita’ di fronte ai propri figli perche’ non posson piu’ portare la busta paga a casa.

Dunque vediamo la crisi soprattutto nel fatto che le persone perdono dignita’ di fronte a se’ stesse e alle proprie famiglie”: e’ il ritratto delle conseguenze sociali della crisi tracciato ai microfoni della Radio Vaticana da mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia.

”La crisi – prosegue – si vede in modo impressionante sul nostro territorio. Nelle persone che vagano chiedendo lavoro o un minimo di sicurezza economica o un aiuto per le emergenze quotidiane della famiglia, della casa”. ”Questa situazione – aggiunge il presule – chiama in causa soprattutto la Chiesa, perche’ e’ proprio in questi momenti che la gente si rivolge alle istituzioni dalle quali si aspetta una risposta. E’ la Chiesa e’ tra le prime ad essere cercate. Dunque, di fronte alla gente, si deve presentare una Chiesa credibile, esigente verso se’ stessa. Una Chiesa che deve avere come priorita’ ridare fiducia e stima alle persone, chiedendo a nome loro, alle istanze sociali ed economiche, le risposte che devono dare. Oggi, in tempo di crisi, c’e’ un grande bisogno di una Chiesa che sia esemplare” conclude mons. Bianchi. asca