31 luglio – Potremmo essere il Paese attrattivo di eccellenza per la moda, l’arte e il turismo, ma non riusciamo a scongiurare la sregolatezza che, da secoli, convive con il nostro genio.
Siamo “così” perché siamo anche ”cosà” . Solo la politica potrebbe rovesciare la situazione, ma è come chiedere la castità ai passeri…
Gli svizzeri italofoni del Canton Ticino hanno costruito un distretto per la moda, e gli stilisti italiani vi hanno trovato l’ambiente ideale a quattro passi (ma anche a molti posti) da casa. Basterebbe quest’esempio per piantarla lì e concludere che siamo incorreggibili, e anche un po’ coglioni.
Non dimentichiamo che gli svizzeri, essendo per loro fortuna extracomunitari, non devono chiedere a chicchessia l’ok per gli incentivi alle imprese.
Abbiamo voluta l’Ue “totum corde”? Becchiamocela così, come ci tocca: una cosa sono gli ideali, ben altra il day by day della nostra vita.
Grazie a Mariuccio, siamo diventati anche filo tedeschi: serve altro?
guglielmo donnini