Italia sempre più povera, allarme Istat

17 luglio – La soglia di povertà relativa per una famiglia di due componenti, spiega l’Istat, è pari a 1.011,03 euro. Rispetto all’anno precedente nel 2011 c’é una sostanziale stabilità della povertà relativa, che deriva dal peggioramento del fenomeno delle famiglie in cui non vi sono redditi da lavoro o vi sono operai, compensato dalla diminuzione della povertà delle famiglie di dirigenti e impiegati.

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7,6% FAMIGLIE A RISCHIO POVERTA’ 
– Il 7,6% delle famiglie italiane è a rischio povertà: si trova poco al di sopra della linea convenzionale di povertà e, ad esempio con una spesa improvvisa, potrebbe classificarsi tra le famiglie povere. Di conseguenza in Italia è povera o quasi povera circa una famiglia su cinque. Lo rivela il report sulla povertà in Italia, presentato oggi dall’Istat. Tra le famiglie povere (l’11,1% del totale delle famiglie residenti), il 6% risulta “appena povero” cioé poco distante dalla linea standard, oltre la quale si diventa poveri; il 5,1% è “sicuramente povero”.

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AL SUD POVERA QUASI UNA FAMIGLIA SU QUATTRO – Il 23,3% delle famiglie che risiedono nel Mezzogiorno sono povere, quasi una famiglia su quattro. Aumenta inoltre l’intensità della povertà relativa, dal 21,5% al 22,3% in un anno. I poveri, quindi, sono diventati ancora più poveri. E’ quanto emerge dal report dell’Istat sulla povertà in Italia. La povertà relativa è più diffusa in Sicilia e Calabria: nell’isola è povero il 27,3% delle famiglie, in Calabria lo è il 26,2%.  ansa

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