Yemen, ambasciata italiana: capo della sicurezza “trascinato con forza”

Sanaa, 30 lug. – Un carabiniere, responsabile della sicurezza dell’ambasciatore italiano a Sanaa, e’ stato rapito nella capitale yemenita. L’Unita’ di crisi del ministero degli Esteri ha fatto sapere di essersi attivata immediatamente.
L’uomo e’ stato preso in ostaggio nel quartiere di Hadda, nel sud-ovest della capitale.

Il carabiniere, ha riferito alla Reuters una fonte anonima, “si trovava nei pressi della rappresentanza diplomatica, era in borghese in un negozio, quando e’ arrivato un commando a bordo di un’auto e lo ha trascinato via con la forza”.

L’ambasciata a Sanaa e’ stata riaperta solo qualche mese fa, dopo la fase convulsa vissuta dal Paese con il braccio di ferro tra l’opposizione yemenita e l’allora capo dello Stato, Ali Abdullah Saleh. I sequestri di stranieri sono frequenti in Yemen, messi in atto soprattutto da clan tribali che cercano poi di ottenere soldi in cambio della liberazione degli ostaggi.

Negli ultimi 15 anni sono state sequestrate oltre 200 persone, la gran parte delle quali e’ stata poi rilasciata. Lo scorso aprile e’ stato liberato un operatore della Croce Rossa a Hudaida, citta’ portuale al nord, mentre nelle mani dei rapitori resta una donna svizzera rapita lo scorso marzo, sempre a Hudaida. agi

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