29 lug. – Uno studio comparativo sui bambini iperattivi e con disturbi dell’attenzione promosso dalla Universita’ di Siviglia in collaborazione con il Servizio Sanitario dell’Andalusia e l’Universita’ delle Isole Baleari ha dimostrato che circa il 40 per cento dei casi di iperattivita’ diagnosticati risulta sbagliato.
Gli esperti hanno coinvolto nella ricerca un totale di 140 bambini tra i 7 e i 14 anni d’eta’ sospettati di soffrire del disturbo da deficit di attenzione con iperattivita’. Inmaculada Garcia Moreno, responsabile della ricerca e docente alla facolta’ di Psicologia dell’Universita’ di Siviglia, ha osservato in una nota che “e’ molto importante effettuare una diagnosi accurata del disturbo perche’ molti bambini sono spesso trattati con i farmaci inutilmente“.
Tra l’altro, ha spiegato l’esperta, “fino a oggi nessuno dei trattamenti raccomandati fornisce una risposta complessivamente soddisfacente nella risoluzione dei problemi che riguardano i bambini e gli adolescenti affetti da iperattivita’. Sarebbe quindi decisamente meglio – ha concluso – puntare, dati i frequenti errori diagnostici, sul neurofeedback cioe’ sulla psicoterapia per promuovere cambiamenti significativi nel comportamento dei ragazzi in cura”. agi