Femca: indicare principio attivo in ricette e’ colpo mortale, 65mila lavoratori a rischio

30 lug – ”Senza tregua, il Governo continua a non confrontarsi e ad assumere decisioni di cui non valuta le conseguenze. L’introduzione all’ultimo minuto dell’obbligo di prescrizione del principio attivo da parte del medico all’interno del pacchetto di misura sulla spending review ne e’ un’altra palese dimostrazione”.

E’ la reazione di Sergio Gigli, segretario generale della Femca Cisl, alla notizia che il Governo ha recepito un emendamento votato in Commissione Bilancio al Senato che impone al medico di base di indicare solo il principio attivo.

Se questa mattina il Senato dovesse votare questa norma – spiega Gigli – si darebbe un colpo mortale al marchio e alle produzioni delle industrie farmaceutiche italiane, con pesanti ripercussioni sull’occupazione del settore”.

”Vale la pena ricordare che sono 65.000 gli operatori diretti occupati – aggiunge Gigli – e che queste aziende, oltre che dare buona occupazione, non hanno impatti ambientali e dovrebbero, al contrario di cio’ che fa il Governo, essere aiutate a svilupparsi. E poi non vanno dimenticati i tanti malati che, da questa decisione, come sostengono i medici, sarebbero privati dei loro farmaci collaudati.

Per questi motivi auspichiamo, come dice il Ministro Giarda, che il Parlamento sia piu’ riflessivo e capace del Governo”. asca

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