29 lug. (Adnkronos Salute) – Rendere i ragazzi pienamente consapevoli dell’importanza di seguire corretti stili di vita, insegnando loro modi e tempi di assunzione dei cibi e la storia dei processi produttivi in campo agricolo e industriale: è quanto accadrà dal prossimo anno scolastico grazie al protocollo d’intesa sottoscritto dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, e dal Presidente di Federalimentare, la Federazione che rappresenta le associazioni dell’industria alimentare aderenti a Confindustria, Filippo Ferrua Magliani, in base al quale dal prossimo anno l’Educazione alimentare entrerà nelle classi delle scuole italiane-
Tasse universitarie raddoppiate
Miur e Federalimentare, hanno sottolineato alla stipula dell’accordo Profumo e Ferrua, sono infatti fermamente convinti che l’unica via per combattere il sovrappeso e l’obesità, fenomeni presenti in Italia che hanno un impatto negativo sulla salute e sulla qualità della vita, risieda nell’educazione alimentare, abbinata ad un’adeguata attività fisica, da realizzare attraverso la diffusione di una corretta cultura dell’alimentazione e dello sport a partire dai docenti fino ad arrivare alle famiglie tramite i ragazzi stessi.
Contestazioni e lanci di uova contro Profumo all’Università di Palermo
Profumo: sbloccati 456 milioni per anche per le scuole green
Il progetto punta ad avere un riflesso anche sulla ridefinizione della spesa. La spesa sanitaria – ha evidenziato – è cresciuta sì per l’invecchiamento progressivo della popolazione ma anche perché nel corso degli anni il paese non ha avuto la necessaria attenzione all’educazione alimentare e sportiva, elementi centrali per un corretto stile di vita. Quindi attraverso la scuola puntiamo ad avere un paese migliore. Un paese che ha bisogno di ricerca e innovazione con ricadute a livello occupazionale”.
Il protocollo, spiega quindi Ferrua Magliani, dà seguito ”al progetto sperimentale avviato lo scorso anno per le scuole elementari e che ora proseguirà per le scuole medie per arrivare poi alle superiori. L’unico vero strumento per combattere l’obesità, un fenomeno di portata sempre maggiore, e che ha portato all’allarme sociale con ricadute economiche di ampia portata – ha evidenziato – è l’educazione . Partiamo con 77mila classi e circa un milione 600mila studenti e rispettive famiglie”.
L’intesa, infatti, sancisce la condivisione, su base nazionale, dell’iniziativa “Il Gusto fa Scuola”, che ha già visto il lancio ufficiale del sito www.ilgustofascuola.it. Il portale, dedicato a insegnanti, famiglie e ragazzi, funziona in un’ottica di interazione e scambio reciproco tra il mondo scolastico e il mondo della produzione e raccoglie tutte le iniziative intraprese in ambito associativo su questi temi, oltreché le attività attualmente in programma e le opportunità future, i contenuti dei corsi di formazione per gli insegnanti, cinque sezioni di domande frequenti sulle tematiche legate all’industria alimentare dedicate agli insegnanti e ai ragazzi, consigli per i ragazzi per svolgere esercizi di attività fisica dentro casa e per realizzare ricette facili e veloci, nonché il focus sulle Linee Guida Inran per una sana alimentazione.
L’accordo prevede infine una maggiore interazione tra mondo scolastico e universitario e l’industria alimentare, attraverso il sostegno alle convenzioni con le associazioni di categoria e le imprese, interventi formativi del personale scolastico con un costante scambio di esperienze con il sistema produttivo e lo sviluppo di ricerche e progetti comuni sull’innovazione tecnologica e la ricerca scientifica – in particolare nell’ambito delle iniziative della piattaforma tecnologica Food for life e del cluster tecnologico nazionale Agrifood.
L’iniziativa ‘Il Gusto fa Scuola’ coinvolgerà oltre 77.000 classi scolastiche delle scuole medie italiane, coinvolgendo circa 1 milione e 600 mila alunni e le rispettive famiglie.
Agricoltura: Fogliato (LN), Monti al servizio delle lobbies di aranciate fatte con polverine?