Roma, 26 lug – ”Siamo arrivati al sequestro del piu’ grande centro siderurgico d’Europa per via giudiziaria.
All’improvviso ci si e’ accorti di un problema antico, all’interno del quale ci sono le vite di oltre 8000 operai, che diventano 20.000 con l’indotto che serve l’Ilva di Taranto in tutta Italia.
E con la crisi in atto, non e’ possibile mandare in strada tanta gente. Anche le decisioni della magistratura non possono prescindere da certe realta”’. Lo dichiara in una nota Antonio Leone, vicepresidente della Camera del Pdl.
”Ora siamo in un vicolo cieco – aggiunge Leone – per uscire dal quale occorrono decisioni coraggiose. Fermare l’Ilva significa mettere in ginocchio tante famiglie e l’intera economia non solo pugliese. Un lusso – conclude – che non possiamo concederci. Il governo deve intervenire per ripristinare, nell’ambito delle sue prerogative, la serenita’ a Taranto. Il sequestro dell’Ilva non e’ una soluzione del problema, ma la creazione di un problema ben piu’ grande”.