25 luglio – Federica Puma è stanca, molto stanca, ma non ha l’ombra della fame!
Oggi è il sesto giorno che la giovane donna protesta, davanti al Tribunale per i Minorenni di Roma, sul Lungotevere all’angolo con via Dei Bresciani, non mangiando, nella indifferenza più totale dei media nazionali.
Essa teme per le sorti della sua bambina che le è stata sottratta ingiustamente e che adesso, tanto per aggravare la cosa, non rivedrà né sentirà fino ai primi di settembre: il responsabile della casa famiglia di Roma, infatti, ha pensato bene di condurla insieme agli ospiti della struttura in Calabria, in un posto dove nemmeno prende il telefono.
Povera bambina di sette anni che l’estate delle scorso anno era stata quindici giorni al mare con la mamma e poi quindici giorni in montagna col padre; poi però sono intervenute le assistenti sociali che hanno decretato, con la convalida dell’Autorità Giudiziaria minorile, il suo arresto, lontana dalla mamma, con cui viveva in simbiosi (cosa gravissima secondo le assistenti sociali), dalla sua bella e confortevole casa, dai suoi giochi, dai nonni materni, PUMA Roberto e Leono Maria Luisa, dagli zii, dai cugini, dalle compagnette, lontana da tutto insomma.
L’inutile e defatigatoria consulenza di ufficio impiegherà sei mesi per stabilire se le assistenti sociali hanno sbagliato o se la bambina sta male lontano dalla sua mamma, con cui è stata sin dalla sua nascita, e intanto il giudice Melita Cavallo, presidente del Tribunale per i minorenni di tutto il Lazio, ha l’ardire di affermare: “Noi ci siamo presi la responsabilità di salvare quella bambina. Di salvarla! Adesso la bambina sta bene e starà ancora meglio tra 7-8 anni” (V. Paesesera.it del 20 luglio 2012 http://www.paesesera.it/Cronaca/Caso-Puma-parla-il-giudice-Cavallo-Abbiamo-salvato-la-bambina), e su queste dichiarazioni incredibili e assurde il Ministro della Giustizia Severino ovviamente tace e il CSM pure, perché più impegnati probabilmente al caso di quel PM di Palermo che vuole andare in Guatemala.
La notizia corre tuttavia sul web anche grazie ad alcune agenzie di stampa (vedi adnkronos) e ai giornali on line (vedi ad esempio “Legno Storto, “la Valle dei Templi”, “Imola Oggi”) ma per il resto, tg nazionali o quotidiani, silenzio assoluto, come se il fatto non sia di cronaca, come se fosse tutto normale, come se a nessuno interessasse questo ennesimo episodio di malagiustizia italiana.
Meglio parlare della farfalla di Belen evidentemente o delle inchieste giudiziarie attuali che riguardano la preistoria.
Questa è l’Italia di oggi purtroppo, ma fortunatamente gli italiani, la stragrande maggioranza di essi, sono un’altra cosa.
Forse se a Federica accadesse qualcosa, un collasso almeno, forse i giornali “ufficiali” ne comincerebbero a parlare, qualcuno curioso tra i giornalisti c’è sempre nonostante tutto, ma allo stato niente, il più fragoroso silenzio stampa.
E intanto la bambina piange e si dispera, forse vogliono che col tempo si scordi della sua mamma.
Come finirà tutta questa storia?
Il Tribunale per i Minorenni di Roma deve ancora decidere su un ricorso urgente, provvederà a farlo prima del 28 luglio?
La Corte di Appello sez. minori idem.
Molti saranno i responsabili alla fine e chi ha coscienza soffrirà per questo; se fosse stata colpa di medici già si sarebbero aperte indagini e chissà che altro, ma qui i medici non c’entrano assolutamente, perché altre persone si sono arrogate il diritto dovere di fare diagnosi e di somministrare terapie … a quella bambina di sette anni, a cui hanno tolto tutto.
Roma 25 luglio 2012
Avv. Giuseppe Lipera